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Da più di mezzo secolo assistiamo a una lenta ma incessante erosione dei diritti dei lavoratori, che segue come un'ombra la perdita di sovranità dello Stato in ambito politico ed economico. Il ricorso al lavoro precario, al controllo a distanza, al demansionamento, al licenziamento illegittimo, alla sostituzione robotica, alla delocalizzazione, alle pressioni commerciali sono tutte minacce che le grandi aziende e i colossi postindustriali impongono alla sicurezza e alla dignità dei lavoratori del III millennio, in bilico tra precariato e sfruttamento, a volte persino privati di un interlocutore umano con cui trattare migliori condizioni di lavoro, e costretti adesso a essere governati dagli evanescenti algoritmi delle app più sofisticate. Come reagire per tutelare i diritti dei lavoratori di fronte al nuovo padronato? Come potranno i lavoratori sfruttati ritrovare i giusti spazi di partecipazione politica e sindacale? Con uno sguardo al passato, narrando la tragica parabola della precarizzazione del lavoro - sul piano legislativo, ma anche simbolico e politico - realizzata con la colpevole arrendevolezza dei grandi sindacati confederali e la tacita complicità di partiti di destra e di sinistra, questo pamphlet vuole rilanciare la scelta di rivendicazione e di lotta dei lavoratori per far fronte alle grandi sfide e alle più impellenti battaglie, prima che sia troppo tardi.